Nata a Londra nel gennaio del 1882 fu accolta da un ambiente familiare di grande fervore artistico: la madre modella e il padre critico letterario oltre che storico, si sposarono in seconde nozze formando un nucleo familiare molto numeroso composto da figli di primo e secondo letto.

La formazione culturale di Virginia avvenne in ambito familiare e ben presto si accrebbe di proprie e marcate preferenze. Ebbe la fortuna di partecipare, sin da giovane, ad incontri con importanti figure del mondo letterario inglese: Henry James e Thomas S. Eliot sono solo due dei nomi influenti passati per casa Stephen (il padre di Virginia era Leslie Stephen, vedovo della figlia del popolarissimo William Thackery). Notoriamente attorno ai fratelli Stephen si riunì il Bloomsbury Group: un gruppo di giovani intellettuali solitamente in colloquio nel famoso quartiere londinese.

Fu durante uno di questi incontri che Virginia ebbe modo di conoscere il futuro marito Leonard Sidney Woolf con cui fondò un’ambizioso progetto: una casa editrice - la Hogarth Press - che pubblicò oltre a tutti i suoi scritti, anche quelli di scrittori emergenti come Italo Svevo, Sigmund Freud, Katherine Mansfield, James Joyce e Thomas Stearns Eliot,


La morte della madre, i numerosi lutti vissuti e un probabile abuso infantile, spinsero Virginia ad una fragilità caratterizzata da lunghi periodi di depressione e incertezza psichica. Dirà nei suoi diari «I’m amphibious still, in bed and out of it».

Morì tragicamente suicida nel 1941.