Leonardo Sciascia è uno degli autori del sud italia più noti e che meglio sembrano aver interpretato le problematiche connesse alla Sicilia terra magnifica e raggiante ma dalle tante questioni giudiziarie irrisolte.

Non sempre i suoi scritti hanno avuto una collocazione temporale (e sociale) ben definita, ma questo non ha precluso la possibilità di riconoscere una modernità e una contemporaneità mai straniante nelle sue opere.
Ed è su tale fattore di modernità letteraria che si fonda il contributo di Giuseppe Traina per l'Associazione degli Italianisti Italiani che vede la scrittura di Sciascia come «un’idea di letteratura, dunque, che ancora discende dai rami del moderno: difende e rinnova la tradizione, nello spirito agonistico di un “classicismo paradossale”, problematico ma resistente, il patrimonio complesso di istanze e conflitti, valori e modelli culturali, immaginario e fonti letterarie» per dirla con le parole di Moliterni.

Un'adesione al contemporaneo data anche dallo sviluppo dell'intera produzione letteraria dell'autore siciliano da intendersi - per sua stessa ammissione - come un intero macrotesto che va a mostrare - forse anche per il forte impegno politico sciasciano - la ragione vinta dalla storia e dagli eventi, siciliani e dunque umani.