Trainspotting: intersezioni tra narrazione e ripresa cinematografica
Come si passa da un romanzo ad un film? Come da una narrazione in forma di prosa a una sceneggiatura ben congeniata?
Questi interrogativi si dipanano nella tesi di Mirco Lazzara su Trainspottihng dal racconto di Irvine Welsh del 1993 alla trasposizione cinematografica di Danny Boyle che dal 1996 è diventato il film cult di intere generazioni.
Il romanzo è ambientato ad «Edimburgo di fine anni ’80, precisamente Leith, con la sua vita frenetica, i suoi pub, la sua musica e la paura di una malattia che dilaga senza freni: la droga. Il romanzo presenta una struttura non lineare, formata da capitoli per la maggior parte narrati in prima persona dai protagonisti stessi, maggiori o minori che siano […]Freddo, cinico, distaccato, violento, volgare e poco compassionevole, il romanzo presenta vite, azioni, frodi, assurdità, gaffe, scherzi e battute che fanno ridere, sorridere e riflettere allo stesso tempo».
Trainspotting: analisi della trasposizione dal romanzo al film
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