Il tema del viaggio nella letteratura medievale si dipana secondo finalità ben diverse – come è ovvio ritenere – rispetto a quanto teorizzato dalla critica contemporanea.
Le chansons des gestes sviluppate in un’ampia area a cavallo tra le attuali Francia e Germania, raccontavano le gesta eroiche di alcuni cavalieri presi come esempio e modelli di virtù da tramandare non solo tramite l’attività dei trovadori, ma anche per mezzo di una versificazione scritta.

Nel panorama di circa 80 testi complessivi tra i vari cicli compositivi, il Voyage de Charlemagne costituito di 870 versi alessandrini e composto tra la metà del secolo XI e l’inizio del XII, si carica di un significato particolarmente interessante per la compresenza di di motivi eroici tradizionali – il viaggio di Carlo Magno e dei suoi compagni da Gerusalemme a Costantinopoli – tratti eroicomici – l’episodio in cui Carlo Magno vuole verificare chi tra lui e Costantino indossi meglio la corona – e elementi della tradizione orientale – le descrizioni del palazzo imperiale secondo dettagli che trascendono nel gusto per il meraviglioso.
L’eroe inoltre, nella ripartizione tra diversi personaggi, incarna le tre antiche caratteristiche: la potenza guerriera, quella sessuale e il potere politico-religioso.

Non tutti sanno però che, al di là delle tematiche analizzate, quello che volgarmente è conosciuto come Voyage de Charlemagne era presente in un testimone unico, il manoscritto in pergamena Royal 16 E. VIII del XIII secolo custodito dal 1542 presso la Old Royal Collection del British Museum e misteriosamente scomparso a partire dal 1879, data fra l’altro coincidente con la prima edizione del testo ad opera del filologo prussiano Eduard Koschwitz e a quanto pare pubblicata sulla base di una copia facsimile realizzata ad opera di J. Koch (anch’essa smarrita).

L’intricata vicenda e la ricostruzione – anche se parziale – dell’originale sono alla base di 6 anni di ricerche condotte da Carla Rossi convogliati in un articolato progetto di dottorato che oltre alla ricostruzione dei movimenti e dell’origine del ms. Royal 16 E. VIII si supporta di un’analisi approfondita della tradizione europea del mitico viaggio di Carlo Magno unitamente allo studio dei passi più controversi del poema.