Harry Potter sembra essere uno degli ultimi fenomeni editoriali registrati: pregio della saga, il cui unico antecedente in classifica è stato Il piccolo Principe di Antoine de Saint- Exupéry, è stato sovvertire il solito passaggio dalla sfera degli adulti a quello dei ragazzi. Per la prima volta un libro nato e pensato per un pubblico molto giovane è diventato un fenomeno di crossover ed è stato acquistato dagli adulti.
Il clamore di pubblico del libro è il risultato di vari fattori: al di là della leggendaria e favolistica vicenda dell’autrice Joanne Katheleen Rowling da insegnante pellegrina tra Portogallo e mondo anglosassone a scrittrice di successo, si passa all’intricata serie di vicende che magistralmente costruiscono la vicenda di Harry, che rientra e supera la tradizione del giovane orfano dickensiano.

La tesi di dottorato di Anna Bonacina sviscera gli elementi alla base del successo della saga di Harry Potter, focalizzandosi sulla costruzione dei personaggi, sulla tipolagia narrativa peculiare (la children’s literature) oltre che sullo studio del lettore tipico di questa produzione. Lo scritto si arricchisce, infine, del supporto di numerose interviste a chi è soggetto e oggetto della critica e dell’estetica della letteratura per ragazzi: da una parte saggisti e giornalisti e dall’altra gli stessi autori.