L’ultimo libro di Umberto Eco, Il cimitero di Praga si basa su fonti storiche complesse che vedono nel Protocollo dei Savi di Sion il fulcro della narrazione attraverso le azioni di Simone Simonini, notaio falsario dall’antisemitismo tangibile.

Al di là dell’analisi dell’intreccio l’articolo di Maria Grazia Cossu pubblicato sulla rivista internazionale «Incontri» si concentra sulle relazioni tra finzione romanzesca e immaginazione colletiva relativa alla genesi e allo smarrimento di uno dei più famosi documenti della storia del ‘900.
L’autrice ripercorre con attenzione le fonti storiche, i pregiudizi, le invenzioni leggendarie e l’inopitata ossessione che ha visto concretizzarsi la follia collettiva nei confronti della Shoah.