Il tema della scelta professionale per i giovani sta diventando una questione sempre più spinosa: in una società in rapida evoluzione, con un mercato del lavoro che ha subito drastici cambiamenti negli ultimi decenni, un’università che fatica ad adeguarsi alla realtà e i titoli di studio che perdono progressivamente valore, orientarsi tra infinite offerte formative, opinioni contrastanti, previsioni contradditorie sul futuro dell’economia e modelli di successo spesso discutibili è estremamente arduo.
La maggior parte dei giovani universitari è confusa: scegliere un corso di studi che appassiona o quello che sembra offrire maggiori garanzie occupazionali?
Portare a conclusione un ciclo di studi che non piace o ricominciarne da capo uno più entusiasmante?
Laurearsi il più velocemente possibile anche a scapito della votazione o puntare a una media alta?
Un semestre di Erasmus serve o è una perdita di tempo?
E una volta terminati gli studi, i dubbi e le domande senza risposta aumentano ancora: come si sceglie uno stage? Come capire se un’azienda è “seria”? Come farsi trovare dalle aziende? Cosa scrivere sul CV? A chi inviarlo? Come si gestisce un colloquio di lavoro?
Accettare un lavoro che non piace o cercarne uno più entusiasmante?
Tutte queste domande alla fine si possono ridurre a una sola: come si fa a trovare il proprio lavoro, quello che ci coinvolge e ci appassiona e ci fa alzare al mattino con un sorriso?
A una simile domanda in genere si tende a dare due risposte, entrambe sconfortanti: bisogna avere fortuna o potenti raccomandazioni.
Senz’altro, ma c’è anche una terza via: più faticosa, ma alla lunga più efficace (la fortuna gira, i giochi di potere cambiano), più duratura nel tempo e, soprattutto, aperta a tutti.
Si tratta di imparare a conoscere sé stessi, individuare le proprie passioni e perseguirle; accumulare esperienze di vita pratica che permettano di mettersi in gioco, capire i propri limiti ma soprattutto le proprie capacità e potenzialità; acquistare fiducia in sé, definire il proprio profilo professionale e avanzare in quella direzione; imparare a utilizzare i tanti mezzi a disposizione, anche i social, per costruire la propria carriera.
I modelli economici, sociali e di lavoro sono cambiati drasticamente negli ultimi anni: la carriera non è più affidata all’azienda, ma al singolo individuo. Stiamo assistendo a un’autentica Job Revolution, in cui ognuno diventa artefice della propria vita professionale.

Come e cosa fare?

1. Capitalizzare al meglio gli anni universitari
L’università non è e non va concepita come il prolungamento del liceo: è il momento di affiancare allo studio esperienze collaterali formative e di vita pratica (soggiorni prolungati all’estero, lavori saltuari, volontariato, corsi di approfondimento, vita autonoma), che vi aiuteranno a misurarvi con il mondo reale e a sviluppare competenze trasversali.

2. Conoscere sé stessi
Il primo passo per delineare il proprio profilo professionale è l’acquisizione di un buon grado di autoconsapevolezza riguardo i propri interessi, le capacità e i punti deboli: capire cosa piace fare, dove e con chi, per poter avere ben chiaro qual è il proprio lavoro ideale, come e dove cercarlo (e ottenerlo). Tutte le esperienze, anche quelle che a prima vista possono sembrare banali o totalmente scollegate da un contesto operativo, contribuiscono in realtà a portare competenze e a fornire elementi importanti per la definizione della propria identità professionale.
Una volta definito l’ambito professionale ideale e stabilita una direzione, sarà più facile creare il proprio personal brand, compilare un CV coerente e impostare una ricerca e un’attività di automarketing efficaci.

3. Conoscere il mercato del lavoro
Le trasformazioni economiche e sociali degli ultimi decenni hanno avuto fortissime ripercussioni sul mercato del lavoro e all’interno delle organizzazioni, trasformando nel tempo i parametri e le modalità lavorative. Il mondo del lavoro degli anni ’50 era diverso da quello degli anni ‘80, che a sua volta era completamente differente da quello attuale. Comprendere l’evoluzione e i cambiamenti è importante per capire come e dove cercare informazioni e opportunità oggi e come fare networking.

4. Imparare a utilizzare i Social Media
È vero che tutti i giovani utilizzano abitualmente i social, ma in genere lo fanno solo per fini personali. Conoscere i principali professional network, le caratteristiche di ciascuno e imparare quali utilizzare e come utilizzarli è fondamentale per acquisire visibilità presso le aziende, i selezionatori o i potenziali clienti. La realtà attuale non può prescindere dall’utilizzo dei social media: essi sono entrati prepotentemente anche in ambito professionale. Oltre all’utilizzo, è importante conoscerne le regole etiche e di privacy.

5. Gestire efficacemente le selezioni
Troppi giovani, anche bravi, non sanno come gestire il processo di selezione e commettono errori che ne possono addirittura compromettere l’esito. Avere un buon curriculum di studi non è più sufficiente, bisogna dimostrare di avere personalità e obiettivi chiari, ma soprattutto bisogna sapere come comunicarli, per iscritto, telefonicamente e di persona, al selezionatore, al responsabile di funzione aziendale, a eventuali partner o finanziatori.

Si può fare!
Capire quali sono le proprie passioni e trasformarle in un lavoro appagante e coinvolgente è possibile, e molti giovani ci sono riusciti, anche rimanendo in Italia. Non esistono giovani più bravi di altri, ma solo giovani meno confusi e più determinati di altri.

Il libro Job Revolution, edito da Hoepli, si propone come guida che, attraverso un percorso di orientamento strutturato a fasi ed esercizi, accompagna gli studenti universitari e i neolaureati alla scoperta delle proprie passioni e inclinazioni fino alla definizione del profilo professionale in un mercato del lavoro in continua evoluzione, in cui la carriera non è più affidata all'azienda ma è divenuta una responsabilità personale. Contiene indicazioni pratiche per la corretta gestione della presenza online e dei processi di selezione, in modo da affrontare la ricerca del primo lavoro con idee chiare, efficacia e fiducia in sé stessi e nel futuro.
Le autrici, Aristea Camporesi, esperta selezionatrice e consulente di carriera, e Sabrina Mossenta, esperta di Reti e Social Media, sono a disposizione dei lettori anche sul sito www.jobrevolution.it

Link: Scheda Libro

8 Motivi per leggere il libro Job Revolution

Contatti:
Sabrina Mossenta 339 1912242 Biografia
Aristea Camporesi 347 0045864 Biografia