L’importanza di Venezia nelle vicende storiche, politiche ed economiche la si studia in tutti i libri scolastici. Venezia ha sempre attratto grandi personaggi ed è sempre stata sfondo di importanti avvenimenti.
In questo libro però Venezia non è solo uno sfondo misterioso con le sue calli e le sue isole più o meno conosciute, qui Venezia è protagonista e creatrice della sua fortuna.
“Perché stampare libri diventi un’attività di successo, sono necessarie tre condizioni: alta concentrazione di letterati, ampia disponibilità di capitali e profonda capacità commerciale. Venezia ha tutto questo e anche di più”.(p. 25)
Ed è proprio la capacità commerciale, la mentalità affaristica a far diventare Venezia la madre dell’editoria intesa come business.
Un buon contributo è certamente derivato dal trasferimento in laguna, dovuto proprio al fascino di Venezia, di personaggi determinanti per il mondo del libro come Giovanni da Spira e soprattutto Aldo Manuzio: ma è un dare e avere, perché come ricorda l’autore per il caso di Pietro Aretino, elemento valido anche per tutti gli altri che hanno segnato la storia dell’editoria veneziana, “la simbiosi tra lo scrittore e la città è totale. In nessun altro luogo dell’Europa cinquecentesca Pietro sarebbe potuto diventare l’Aretino”.
Infatti solo nella Venezia città commerciale, aperta di mentalità e soprattutto libera dalle censure religiose si potevano diffondere così tante novità e stravolgimenti. Solo in un contesto così particolare il libro può trasformarsi da oggetto di studio e di preghiera a oggetto di piacere, da prodotto per pochi a prodotto per la massa, da contenitore di sacralità a diffusore di argomenti non sempre elevati.
In questi undici capitoli si ripercorre quindi la storia dell’editoria ma si scopre una protagonista differente, una città dei record, che ad ogni riga appare sempre più moderna. Interessantissimo il capitolo dedicato all’editoria dei manuali di medicina, cucina e cosmesi, che rende davvero l’idea di quanto aperta e commerciale fosse la mente dei veneziani cinquecenteschi, ma che allo stesso tempo ci regala piccole curiosità che nessun testo scolastico di storia riporta. Di queste brevi notizie non da manuale ne è ricco tutto il libro, e sono proprio loro che contribuiscono a rendere la lettura decisamente più scorrevole e piacevole.
Un libro da leggere se da lettori volete capire qualcosa in più sull’oggetto che regala così tante emozioni, e da assaporare piano piano per cogliere tutte le piccole curiosità e assorbire le innumerevoli nozioni di storia.