L’artista da celebrare, come vate e demiurgo di bellezza e arte, nella più spregiudicata visione nicciana: questo il motivo ispiratore del Canto Novo di Gabriele D’Annunzio. Un artista ancorato a due elementi fondamentali quali l’estetismo e il nazionalismo sfrenato, simulacri della visione superomistica.
Canto Novo analizzato di seguito ad una corposa presentazione bio-bibliografica nella sua complessità di esordio poetico dell’autore, è il fulcro della tesi che fonda il suo studio sul paragone con Friedrich Nietzsche, filosofo in cui D’Annunzio trova supporto teorico al suo pensare.