L’insoddisfazione di sé e la ricerca di un altrove, spaziale ed esistenziale, è alla base dei personaggi del romanzo Altri libertini di Pier Vittorio Tondelli. L’angustia di una vita calata in paesaggi e tipi umani borghesi, in un contesto sociale giovanile privato del conforto delle grandi ideologie, porta i protagonisti a vedere nell’irrefrenatezza – ai limiti della tensione psichedelica – l’unico baluardo per soddisfare una vita priva di senso.
Feste, happenings, lunghi viaggi nella campagna emiliana solo una speranza vana: l’inappetenza esistenziale dei personaggi aderisce a quella che Baumann definisce “modernità liquida” – la condizione della gioventù postmoderna in un’epoca vuota per l’assenza dei motori ideologici degli anni Settanta – che potrà placarsi solo attraverso il dialogo con il sé.

Leggi l’articolo in pdf di Beatrice Barachetti "L’utopia dell’altrove in Altri libertini di Pier Vittorio Tondelli" pubblicato dalla rivista «La libellula»