Nell'era digitale la filologia si supporta di nuova strumenti e di vantaggi che l'uso adeguato del computer e delle sue potenzialità, possono fornire. Il normale procedimento di analisi delle varianti che ogni studioso porta avanti immerso tra molteplici edizioni critiche, commenti e traduzioni varie, può essere condensato grazie al nuovo approccio informatico che la filologia negli Stati Uniti, e con qualche ritardo in Europa, sta portando avanti.
L'Università dell'Oregon, l’Indiana University e l’Università degli Studi di Bologna, insieme ad un nutrito gruppo di partner istituzionali, hanno sviluppato un progetto su Petrarca dal titolo Oregon Petrarch Open Book (OPOB), che consiste nella costruzione di un ipertesto incentrato sul Rerum vulgarium fragmenta comprendente l'edizione diplomatica di Modigliani, quelle critiche di Contini e Savoca oltre al commento cinquecentesco di Alessandro Vellutello e traduzioni parziali o complete in varie lingue (dalla francese di Vasquin Philieul alla spagnola di Enrique Garcés a quelle in lingua inglese, giapponese, russo e tedesco).