Un'opera letteraria fino a che punto viene influenzata direttamente dalle vicende biografiche dell'autore che le ha dato vita? L'opera non gode piuttosto di uno statuto a parte, non gode forse di vita propria e abbandona presto il grembo dello scrittore per volare tra le altre opere e le rappresentazioni dei lettori? Per il libro di Gramellini è opportuno mettere tali quesiti tra parentesi. "Fai bei sogni", libro per certi versi spregiudicato, vuole vestirsi da viaggio autobiografico dell'autore ma nasconde tra le sue righe molto di più: la connessione universale tra trauma e sogno.
Il ricordo che ossessiona l'autore, il ricordo della prematura scomparsa della madre, è il nodo centrale del libro, che da questo punto parte per ripercorrere le sue vicende di eterno ma in qualche modo volontario outsider, uomo mancato per via di un'infanzia colpita da un evento luttuoso, in particolar modo grave.
"Fai bei sogni" è il titolo del libro probabilmente perché è in questa frase che viene racchiuso tutto il nucleo emotivo dei ricordi di Gramellini; questa frase, realmente detta dalla madre, connette il dolore al ricordo. Ci rendiamo conto così di come il vero protagonista dell’opera sia la vita dell'autore vista attraverso la prospettiva del trauma, ripercorsa al contrario, riavvolgendo il nastro delle parole ascoltate e delle immagini vissute, attraverso quei sogni che non sono stati mai sereni, una volta segnati dal dolore di una perdita così importante, quella della propria madre.
Ma oltremodo possiamo chiederci se la condizione dell’autore, in altre forme e modi, non sia una un’atmosfera potenzialmente nota ad ogni essere umano.
"Trauma" significa "ferita" in greco, ma è strano notare come in tedesco "traum" significhi “sogno”, “ferita” e “sogno” parole unite da relazioni antiche.
Questo rapporto tra le ferite del nostro spirito, le immagini oniriche e il modo in cui queste influenzano la nostra vita è lo spunto che Gramellini può offrirci con la rilettura della sua vita attuata con la scrittura di "Fai bei sogni". Riscoprire i percorsi della propria anima attraverso le parole è mestiere che unisce scrittori e lettori, tenere questo libro nella cassetta degli attrezzi potrebbe rivelarsi scelta azzeccata.